Volevo ringraziare tutti Voi che con un semplice like, un cuore, un sorriso mi avete ridato tanto entusiasmo. Volevo ringraziare gli amati e preziosi prof. Luigi Magli, Umberto Borella e Giovanna Fezzi che nonostante sapessero che non fossi in grado di disegnare mi hanno sempre dato la possibilità di migliorare, e i miei amici delle Belle Arti con cui siamo in "eterno" contatto. Volevo ringraziare l'Arcivescovo emerito Domenico Graziani e i miei due Padrini che mi hanno insegnato umiltà e coraggio. Volevo ringraziare tutti gli imprenditori calabresi e gli Amici del mondo Cdo per avermi insegnato altre cose.
Volevo ringraziare i miei Amici bikers "I Disobbedienti" che mi hanno fatto vedere il mondo in un modo più vero e sincero. Volevo ringraziare tutti i miei alunni ed i miei colleghi, dirigenti e Ata compresi, che mi spronano ogni giorno a trovare nuove soluzioni artistiche. Volevo ringraziare tutti i nostri Amici. Volevo ringraziare mia Moglie perché é lei quella che legge e mi istruisce in casa. É lei quella che mi sopporta e che tiene le redini in casa. Volevo anche ricordare a tutti che se ho fatto tante cose lo devo alla mia cara ed eclettica famiglia Caruso/Scalise e alla mia amata Calabria. Circondato da tanto amore, da tanto studio e da tanti giornalisti amici.
C'é gente che crede che bisogna essere a Londra o New York per fare tante cose. In verità tutto é partito dalla mia piccola provincia Crotonese.
Oramai sarà il mio motto per questo anno insolito 2022:
"Un paese non é come la vedi, un paese é come lo vivi". Il dado é tratto per cui aspettatevi tante altre cose belle.
Oramai sarà il mio motto per questo anno insolito 2022:
"Un paese non é come la vedi, un paese é come lo vivi". Il dado é tratto per cui aspettatevi tante altre cose belle.
Giuseppe Caruso